set 8, 2022 Canyon.com
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Evoluzione della Canyon Ultimate

La quinta generazione della Canyon Ultimate è finalmente qui. Diamo un’occhiata agli archivi per vedere i progressi che nel tempo abbiamo apportato a questa bici iconica.

Evoluzione della Canyon Ultimate Evoluzione della Canyon Ultimate

È arrivata la quinta generazione della Canyon Ultimate, questo modello vanta quasi vent’anni di innovazioni. Sin dalla sua presentazione all’Eurobike del 2004, questa iconica bici da corsa ha rappresentato l’apice delle prestazioni su strada.

La Canyon Ultimate è diventata una delle bici da corsa più riconoscibili dopo essere risultata la migliore in numerosi test comparativi nelle riviste del settore. Campionati mondiali, Grandi Giri e Classiche Monumento: questo è il palmares delle vittorie della Canyon Ultimate. Questa è la bici che incarna e rappresenta interamente il marchio Canyon. Il nostro obiettivo è quello di creare le migliori biciclette possibili, sia per chi gareggia al World Tour sia per chi ama divertirsi nelle strade vicino casa.

La Ultimate è l’unica bici che vorrai possedere.

Lukas Birr - Ingegnere capo Ultimate di quinta generazione

La prima generazione della Canyon Ultimate

Quando la Canyon Ultimate (allora chiamata Canyon Carbon Ultimate) è stata lanciata nel 2004, era all’avanguardia dal punto di vista ingegneristico. I clienti volevano bici più rigide e leggere possibile, quindi il nostro team di ricerca e sviluppo ha deciso di raggiungere questo obiettivo creando la prima generazione Ultimate.

Come produttori, abbiamo iniziato a rimettere in discussione le tradizioni del ciclismo su strada. Le bici da corsa non dovevano più essere goffe, pesanti e ingombranti. A quei tempi la tecnologia della fibra di carbonio era appena decollata, ora - invece - è la norma.

Il ciclista professionista australiano Baden Cooke ha portato alla vittoria la prima generazione Ultimate durante il Tour Down Under del 2007. Quello non fu solo un risultato incredibile per il team, ma anche per tutta Canyon.

Sapevamo che la bici poteva vincere, e anche i ciclisti lo sapevano; già nella prima stagione di gare di alto livello abbiamo dato dimostrazione di ciò.

Ultimate di prima generazione Ultimate di prima generazione

La seconda generazione Ultimate: una storia di campionati mondiali e brevetti

Dopo una vittoria di livello professionale in sella alla prima generazione Ultimate, siamo stati catapultati tra i player globali della Bike Industry. Team, ciclisti e fan di tutto il mondo iniziarono così a prestare attenzione verso il nostro brand. Come produttore con una reputazione in crescita, Canyon voleva lavorare per evolvere il successo del primo modello.

La seconda generazione Ultimate fu presentata nel 2007, sempre all’Eurobike. Il rapporto rigidità/peso era ancora il punto chiave di questo modello. Ma, osservandola più da vicino, si poteva capire che oltre a questo c’era anche dell’altro.

Per aumentare la rigidità, questa bici presentava un tubo piantone asimmetrico brevettato. Veniva poi accoppiato a un reggisella da 27,2 mm per un maggior comfort. La seconda generazione di Ultimate includeva anche componenti ingegnerizzati da Canyon (CEP), compresa la forcella e successivamente il reggisella.

Ingegneria e design sono i nostri maggiori punti di forza. Il team interno perfeziona e affina costantemente ogni componente ingegnerizzato Canyon per rendere le bici di nuova generazione ancora migliori delle precedenti.

Ultimate di seconda generazione Ultimate di seconda generazione
Successo per la Ultimate di seconda generazione

Un altro corridore australiano, Cadel Evans, riuscì a vincere in solitaria i Campionati del Mondo 2009 a Mendrisio, in Svizzera. Con quella vittoria, la Canyon Ultimate entrò a far parte della storia del ciclismo mondiale. Tra gli altri successi della seconda generazione Ultimate vi è anche il primo posto a una Classica Monumento. Philippe Gilbert tagliò la linea del traguardo del 103º Giro di Lombardia con le braccia alzate al cielo, dando ulteriore prova delle capacità della bici.

Ma le vittorie più gloriose appartengono al Tour più famoso del ciclismo. Nel 2011, quando il professionista tedesco Andre Greipel bruciò in volata Mark Cavendish al Tour de France a Carmaux, capimmo di avere una bici da corsa completa con cui scalatori e velocisti potevano vincere.

La terza generazione Ultimate: Estetica e aerodinamica

La terza generazione Ultimate ha permesso a Canyon di affermarsi come uno dei produttori leader di bici da corsa ad alte prestazioni. Con questo obiettivo in mente, perfezionammo il look della bicicletta in modo da essere più moderno e minimalista: da allora questo divenne il nostro marchio di fabbrica.

Per la prima volta, riuscimmo ad integrare i cavi all’interno del tubo obliquo per migliorare il profilo aerodinamico della parte anteriore della bici. Questo, non solo migliorò l’aerodinamica, ma ci permise di dare un design molto più pulito alla bicicletta. Per aumentare la rigidità del triangolo posteriore, gli ingegneri sostituirono i dropout in alluminio con quelli in carbonio , poi progettarono foderi più larghi.

Ciò che ne è risultato è stata una bici da corsa estremamente reattiva, che reagiva senza dissipare la potenza sprigionata dal ciclista. Nessun esempio è migliore di quello di Nairo Quintana (Team Movistar) quando vinse il Giro d’Italia nel 2014. Quella fu la prima vittoria di un Grande Giro, ma questo non fu altro che l’inizio.

Ultimate di terza generazione Ultimate di terza generazione

La quarta generazione Ultimate: una storia di innovazione accelerata

Dopo il successo che la Ultimate ebbe con le tre generazioni precedenti, avevamo grandi aspettative e volevamo stupire con la quarta generazione. Per il debutto nel Tour de France 2015 avevamo obiettivi davvero ambiziosi.

Il nostro investimento nei reparti R&D e di ingegneria non era privo di una strategia. Sapevamo che per essere i migliori dovevamo lavorare con i migliori. Così rafforzammo il team con alcune delle menti più ingegnose del settore e acquistammo i migliori materiali del mondo.

È stato durante lo sviluppo della quarta generazione Ultimate che Canyon si è approcciata all’aerodinamica. La sfida - ora - era quella di trovare un equilibrio tra aerodinamica, rigidità e peso.

Il tubo obliquo ampio e piatto del modello di terza generazione venne messo in pensione. Questo nuovo progetto presentava tubi dal profilo aerodinamico e un cockpit CEP per aiutare i ciclisti a fendere meglio l’aria. Inoltre, la stratificazione superleggera del carbonio ci permise di creare una bici da corsa rigida e aerodinamica.

Dopo la vittoria del Giro d’Italia nel 2014, Nairo Quintana ha messo alla prova il modello di quarta generazione durante la Vuelta a España nel 2016. Il risultato? Una vittoria, naturalmente.

Kasia Niewiadoma

Nei quattro anni successivi il nostro impegno è rimasto quello di sviluppare la bici. L’introduzione dei freni a disco alla fine del 2016 ha portato a un aumento del controllo sui modelli SL e SLX. Nel 2017 sono nati i nostri modelli specifici per donne, sui quali Kasia Niewiadoma ha vinto l'Amstel Gold Race nel 2019. La Ultimate - nel 2018 - vinse un altro Campionato del Mondo con Alejandro Valverde. Così si scoprì che - con la bici giusta - un ciclista non giovanissimo poteva essere ancora performante.

Il 2019 è stato un anno fondamentale per la quarta generazione della Ultimate. I modelli EVO - dotati di una stratificazione del carbonio speciale - hanno dato vita a delle bici da corsa con freni a disco dal peso estremamente basso: inferiore ai 6 kg. Essendo tra le bici più leggere approvate dall’UCI, questa rappresentò un nuovo territorio da esplorare per Canyon.

Seguì così un’altra vittoria al Giro d’Italia. Il ciclista colombiano Richard Carapaz dominò - infatti - l’intera corsa in sella alla Ultimate di quarta generazione. C’era qualcosa che questa bici non poteva fare?

Ultimate di quarta generazione Ultimate di quarta generazione

La quinta generazione Ultimate: Equilibrio perfetto

Dopo così tante ricerche e sviluppi, arrivò il momento di pensare all’ulteriore evoluzione della bici; quello della quinta generazione.

Lo scopo di questo modello era trovare l’equilibrio perfetto tra peso, rigidità, aerodinamica e resistenza. Era possibile? Per noi sì, ovviamente.

Dopo il successo del cockpit completamente integrato della Aeroad, abbiamo equipaggiato la quinta generazione Ultimate con lo stesso manubrio monoscocca. Abbiamo poi affinato l’aerodinamica insieme a Swiss Side con vari test in galleria del vento. L’eccellente rapporto rigidità/peso è stato mantenuto su tutta la famiglia Ultimate grazie a un layup del carbonio di qualità. Inoltre, è stata aumentata la luce telaio/pneumatico per consentire ai ciclisti di affrontare gli allenamenti quotidiani con maggiore comodità. Questa è una bici che può fare tutto.

Non sono solo il telaio e i componenti della bici a essere ricchi di progressi tecnologici. Canyon è orgogliosa di essere pioniera dell’ingegneria anche a livello di accessoristica. Progettato per completare le linee pulite della bici, il nostro primo supporto GPS stampato in 3D è disponibile in esclusiva su Canyon.com. Con un peso di soli 17 g, questo leggero supporto Garmin e Wahoo è stato testato sul pavè fiammingo e della Parigi-Roubaix.

Oggi abbiamo costruito la bici del futuro per vincere corse come il Tour de France, il Tour de France Femmes avec Zwift, la Vuelta a España e molte altre ancora.

Lukas Birr è l’ingegnere capo della quinta generazione Ultimate. Dopo aver lavorato per tre anni su questa bici, è ora sollevato di vederla nelle mani dei corridori di tutto il mondo. "Vedere l’entusiasmo dei collaudatori nel parlare del loro primo giro, ascoltare i commenti dei professionisti sul loro livello di gradimento, sentire il mio senso di libertà e di divertimento quando arrivavo a conquistare l'ennesima collina sotto il sole di inizio primavera: questo mi ha permesso di dimenticare tutte le fatiche passate, dai grattacapi, alle imprecazioni per i telai prototipo rotti, fino a tutte le interminabili riunioni e trattative fatte.” dice orgoglioso riferendosi a questa Ultimate perfettamente equilibrata.

Riferendosi poi all’incredibile eredità che questa nuova generazione di Ultimate può lasciare, afferma: “Le prime pedalate sono puro divertimento” È il mezzo da gara versatile, pronto a percorrere qualsiasi strada tu voglia. La compagna elegante che - grazie al suo look iconico - è in grado di attirare l’attenzione. La Ultimate è l’unica bici che vorrai possedere”.

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